Ex Fulgor: Tutti insieme appassionatamente

Ex Fulgor: Tutti insieme appassionatamente

di Adriano CISTERNINO

L'idea di partenza era quella di radunare gli amici della vecchia Fulgor dell'indimenticato Geppino Silvestri, anni '70 e '80. Ecco dunque, tutti insieme, appassionatamente, tanti ex-Fulgor e non, da Patrizio Oliva ad Elio Cotena, da Antonio Picardi ad Alfredo Raininger, Mario Lamagna, Salvatore Bottiglieri, Gaetano Caso e tanti altri excampioni e non, della vecchia Fulgor, riuniti per una sera, di nuovo insieme come negli anni ruggenti.

Un'idea di Mimmo Avallone, ex-peso medio, ora sommozzatore altofondalista nelle camere iperbariche, sempre in giro per i mari di mezzo mondo, e desideroso di riabbracciare gli amici di un tempo nei rari ritorni a Napoli. Guido De Novellis, maestro dell'omonima palestra di Rione Traiano e di Valentino Manfredonia, primo azzurro qualificato per Rio 2016, ha preso al volo l'iniziativa e il resto l'ha fatto Facebook, la grande piazza virtuale dove ormai in tanti si ritrovano, comunicano e si confrontano. Ne è scaturita un'affollatissima “convention” di una cinquantina di maturi ex-pugili, con rare intrusioni di qualche arbitro e qualche dirigente, ritrovatisi in una serata che ha festeggiato anche il più antico tesserato d'Italia, Aldo Ferrara, 93 anni appena compiuti, di cui ben 76 dedicati alla Federboxe, prima da pugile, poi da arbitro e quindi da dirigente, vicepresidente del Comitato Regionale Campano ininterrottamente da oltre vent'anni.

Appuntamento a Villa Romana, suggestivo ritrovo sul lago d'Averno, nel cuore dei Campi Flegrei per una serata all'insegna di allegria, arsenico e vecchi ricordi, una festa “allargata” anche agli amici di Torre Annunziata con Rosario Africano, Lucio e Biagio Zurlo, Pasquale Perna, e ad una rappresentanza di Marcianise, l'ombelico pugilistico d'Italia, presente con il bronzo olimpico dell'84 Angelo Musone e Domenico Raucci.

Improvvisato conduttore della serata, fra un brindisi e l'altro, fra una portata e l'altra di un menu rigorosamente ispirato al mare di Pozzuoli e innaffiato da falanghina gelata, Alfredo Raininger, fresco presidente del Comitato Regionale, che ha saputo coinvolgere e trascinare al microfono quasi tutti i presenti, ciascuno a suo tempo ( e spesso tuttora) protagonista di pagine indimenticabili della boxe di casa nostra, con risonanze spesso nazionali ed internazionali.

In cima alla lista, naturalmente, Patrizio Oliva, uno dei quattro italiani della storia che hanno realizzato in carriera l'accoppiata oro olimpico-titolo mondiale professionisti. E poi Elio Cotena, olimpico a Città del Messico, campione d'Europa e poi grande organizzatore, e Mario Lamagna, tuttora detentore del record di spettatori al Palargento: erano in 8000 per la sua sfida tricolore con Carlos Duran. E via via tanti altri, fra cui Enrico Apa, arbitro da finale olimpica a Pechino 2008. Siparietto speciale per Enzo Amato, papà dell'attuale campionessa Francesca, ai suoi tempi pugni d'argento e poi ugola d'oro, esibitosi “a cappella” in un saggio di melodia napoletana classica.

Ed ancora Gerardo Esposito, Enzo Bottiglieri, Pasquale Rippa, Rosario Colucci, Pasquale Della Femmina, Raffaele Cotugno, Angelo Pagano, Franco Abate, Giovanni Molino, Enzo Dericoloso, Luciano Izzo, Vincenzo Picardi senior, Lorenzo Di Marino, Michele Di Luisa, Rosario De Rosa, Alfonso Bonavita, Giovanni Di Canio, Lorenzo Costagliola, Giuseppe Puzone, Nunzio Vitiello, Lorenzo Nunneri, Eduardo Esposito, Enzo Manco, Gennaro Minieri, Carlo Baronti e Gennaro Iovine: per tutti Alfredo Raininger, pescando nella sua formidabile memoria e rubando il mestiere a Giulio Delli Paoli, speaker ufficiale del Comitato Campano, ha trovato una parola, un ricordo, un “nanetto” per rievocare i tempi d'oro della boxe napoletana. Il tutto, naturalmente, con l'auspicio finale che la boxe napoletana possa presto ritornare ai fasti di quel tempo. Ma questa è un'altra storia.

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