Al PalaGems di Roma: amarcord, spettacolo e Caronte

Al PalaGems di Roma: amarcord, spettacolo e Caronte

 

Romina Stella e Gianluca Marafina, costole della Boxe Roma Casalbruciato, che insieme formano la nascente sigla organizzativa “Il Ring”, da ieri sera si sono affacciati “di prepotenza” nel mondo della boxe romana, soprattutto dopo la riunione del Pala Gems (Tor di Quinto) dove hanno presentato ben 5 match di pro ad alto livello e incerti. Che era una serata particolare lo capisci dall’intervallo con premiazioni dove fanno bella mostra tre manager di grosso calibro come Davide Buccioni, Marcello Paciucci e Alberto Chiavarini. In certe situazioni il coraggio è la dote determinante e i due l’ hanno avuta in abbondanza per allestire un programma con i fiocchi con atleti di primo piano come Pasquale Di Silvio e Mario Alfano, già campioni italiani e protagonisti internazionali; con Carlo De Novellis e Riccardo Lecca, due veterani che hanno molto ancora da dire; per finire con alcune speranze come Luca Papola e Luca D’Ortenzi. Il capolavoro è formato dal quadro, ma anche dalla cornice. Quale migliore cornice di un’ esibizione tra Daniele Petrucci e Leonard Bundu, sei anni dopo le loro grandi sfide europee del 2011, e ad arbitrarli c’era Claudio De Camillis, importante capitolo della nostra storia in camicia bianca e farfalla. Neanche a dire che i due si siano risparmiati sulle tre riprese sciorinando una boxe d’autore, da rivedere sempre e da ripassare. Ma la serata non si fermava solo con i pro mettendo sulla bilancia altrettanti match d’ elite. Quasi quattro ore di boxe con le pause ridotte “all’osso” sotto il caldo implacabile di Caronte, che ha subito, parlando in termini pugilistici, una dura sconfitta grazie all’intervento di un pubblico numeroso e partecipe, e soprattutto grazie al sacrificio di atleti che hanno dato tutto fino all’ultimo secondo. Uno spettacolo nello spettacolo.

 

In genere si comincia dai professionisti, ma noi ci atteniamo alla precedenza cronologica con gli Elite. Un Gualtieri più riflessivo diventa una mina innescata per i suoi avversari. La sua continuità ha ceduto il posto a improvvise serie a due mani non facili da tamponare. Per Malvitano, che faceva leva sulla consistenza dei suoi colpi, l’imprevedibilità era il maggior problema che lo portava alla sconfitta. La boxe lineare di Coccia non era ben digerita da Fazzino, che trovava la strada e il ritmo, adatti alla sua non indifferente potenza, solo nel finale per ottenere un risultato di parità. Ambrosi sembra lento, ma i suoi colpi sono calibrati e ragionati, L’irpino Stramaglia cercava di imporre un ritmo sostenuto, che con il passare del tempo diventava proibitivo grazie alla potenza incisiva dell’allievo di Petrucci e Calì. Tre conteggi subiti dal pugile campano nel secondo round decretavano la fine del match. Salvati e Campanella sono due giovani emergenti con caratteristiche diverse. Boxe più varia per il primo, più consistente per il secondo soprattutto quando attacca con serie. Tre riprese scintillanti ed “elettriche”, seguite con molto interesse dal pubblico che accoglie favorevolmente il pari. La chiusura dilettantistica viene fatta da due youth. Il match ha breve durata perchè Faretra non digerisce le mazzate di Perrone. I tre conteggi subiti dall’ Irpino mettono la parola fine dopo solo un round.

 

E’ quindi la volta dei professionisti. De Novellis e Lecca sono due veterani che non demordono. Orgoglio e tecnica sono le loro doti. Per il napoletano c’è un tifo alle stelle con la partecipazione anche di Valentino Manfredonia, suo compagno di palestra. De Novellis rispolvera il pugilato che 8-9 anni fa lo avevano iscritto di ruolo tra i protagonisti nei medi. Poi il black out di 8 anni e il rientro fatto con molta determinazione. Lecca dopo un inizio tutto in salita trovava la strada per replicare rendendo la vita dura al suo avversario. De Novellis otteneva la sua seconda vittoria in questo suo rientro-rinascita grazie ad una sesta ripresa condotta a tutta birra. Grande entusiasmo per questo successo del partenopeo come se fosse la conquista di un titolo e chissà? La vita può ricominciare anche a 37 anni. Qualche volta anche il “diavolo” ci mette lo zampino, stavolta per una gomitata accidentale che ha spaccato il cuoio capelluto di Ruffini. Quella tra il marchigiano e Papola, grandi protagonisti di una recente riunione romana, era una sfida molto attesa per le doti di combattenti dei due pugili. Il responso del medico era chiaro e il match terminava dopo un minuto con Pari Tecnico. Mario Alfano si vedeva cambiare avversario all’ultimo momento, ma Dato Nanava, un georgiano di appena 21 anni, lo ha fatto tribolare per tutte le riprese. Alfano è uno che regola i suoi ritmi in base a chi ha di fronte. Stavolta ha trovato un avversario che ha sempre attaccato, mantenendo un ritmo alto. A guadagnarci ancora una volta è stato lo spettacolo: Alfano ha dimostrato di essere pronto per i prossimi ambiziosi impegni e non sono mancati gli applausi per il simpatico Nanava, pugile da rivedere. Luca D’Ortenzi è stato la rivelazione della serata. Il romano aveva di fronte quel Yassine Habachi, vincitore di Mattia Faraoni e protagonista con un pari ottenuto contro l’ex campione Erittu. Tutto lasciava intendere di un match per certi versi segnato, ma l’allievo di Autorino stupiva tutti con una gara autoritaria dove spesso anticipava le intenzioni di un avversario sempre pericoloso soprattutto dalla media e corta distanza. Nel terzo round il colpo di scena: Habachi attaccava per recuperare terreno, ma veniva incrociato da un destro fulmineo che lo scuoteva in piedi, l’arbitro Marzuoli capiva la situazione e decretava la fine del match. Una vittoria importante quella di D’Ortenzi che lo fa entrare di diritto ai vertici di una categoria, quella dei massimi leggeri, curiosamente affollata. La serata si chiudeva con una sfida di “vertice” tra Pasquale Di Silvio, proteso a risalire la corrente, e il peruviano Eden Barreto, pugile scomodo da prendere con le molle. Il match manteneva tutte le aspettative. Nella prima metà Barreto sorprendeva l’avversario anticipandolo con un insidioso destro. Il peruviano oltrettutto  è abile nel bloccare l’azione degli avversari con mestiere. Di Silvio forzava i tempi nella seconda metà recuperando e forse guadagnando qualcosa, che però non gli veniva riconosciuta con un pari che premiava il suo indomabile antagonista.

 

RISULTATI

 

DILETTANTI:

 

GUALTIERI (CASALBRUCIATO) b. MALVITANO (ROMA EST)

 

AMBROSI (SAN BASILIO) b. STRAMAGLIA (IRPINIA PRO RING) rsc 2.

 

FAZZINO (SILICELLA) e COCCIA (OLYMPIC BOXE GYM) pari.

 

PERRONE (TALENTI) b. FARETRA (IRPINIA PRO RING) rsc 1.

 

CAMPANELLA (CASALBRUCIATO) e SALVATI (FIAMME ORO) pari

 

PRO:

 

SUPERLEGGERI: LUCA PAOLA e ROBERTO RUFFINI TD 1.

 

LEGGERI:PASQUALE DI SILVIO e  EDEN BARRETO  pari 6R

 

MASSIMI LEGGERI: LUCA D’ORTENZI VS YASSINE HABACHI kot 3.

 

SUPERPIUMA: MARIO ALFANO b. DATA NANAVA 6R

 

MEDI: CARLO DE NOVELLIS b. RICCARDO LECCA 6R

 

Commissario di Riunione: Orfeo Mollicone

 

Aebitri/Giudici: Vincenzo Stipa, Marco Marzuoli, Francesco Ramaccioti, Raffaele Derasmo.

(al. br.)

Foto di Renata Romagnoli

 

 

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