A Campagnano nasce la Gleason's Gym Roma Nord

A Campagnano nasce la Gleason's Gym Roma Nord

 

La località è Campagnano, la struttura dove è stato posizionato un ring è il Centro Congressi dell’Autodromo di Vallelunga: alle 19, 30 due bambine, comprensibilmente timorose, tagliano un nastro davanti a personaggi dello sport e ad autorità istituzionali. Non è una cerimonia qualsiasi, ma ha una particolarità per adesso interessante. In pratica è stata inaugurata la Gleason’s Gym Roma Nord che diventa un vero e proprio sodalizio con la Campagnano Team Boxing. Non è una fake news, ma la più famosa palestra del mondo, fondata nel 1937 da Bobby Gleason a Brooklyn, era rappresentata da Bruce Silverglade, presidente da oltre un trentennio. A convalidare il sodalizio, ma se vogliamo il gemellaggio, Campagnano Boxing Team e Gleason’s Gym, ci sono altri personaggi illustri a cominciare da Paulie Malignaggi, pluricampione del mondo, Anthony Catanzaro, manager di fama internazionale e Direttore pugilistico del notissimo Barclays Center di Brooklyn, Andrea Galbiati, famoso allenatore e mental coach, da tempo residente a New York. La cittadina di Campagnano era rappresentata dal sindaco Fulvio Fiorelli, il quale ha dato un ottimo sostegno a questa iniziativa.

 

Come è nato tutto questo? E’ nato da due “sognatori” le cui strade si sono incrociate. Alessio Lucciarini, più Alex che Alessio, ha sempre sostenuto che i giovani che vogliono intraprendere la strada del ring devono conoscere la realtà americana. Frequenti i viaggi del tecnico con alcuni atleti ospiti della prestigiosa palestra. La sua costanza e il suo entusiasmo non sono passati inosservati tanto da diventare una sorta di Tecnico Responsabile operativo tra le due palestre. L’altro “sognatore” è Michele Carpinelli, un giovane tecnico deciso a dare una scossa al movimento laziale anche come organizzatore. L’incontro tra Carpinelli e Lucciarini è stato la scintilla di un evento e di un accordo i cui risvolti sono ancora indefinibili, ma che si preannunciano suggestivi.

 

A presentare la serata del “nastro” è stato chiamato Valerio Lamanna, che ha fatto da filo conduttore chiamando e facendo salire sul ring i vari personaggi. Logicamente il primo applauso va a Carpinelli, stavolta non all’angolo, ma protagonista sul ring:”Dalla Geason’s Gym sono usciti tanti campioni del mondo e io spero che da questa collaborazione anche nella nostra palestra si formeranno campioni, ma non solo, perchè il discorso è aperto per Roma, il Lazio, l’Italia. Tutto è nato da quando ho conosciuto Lucciarini in un Torneo e gli ho chiesto come si fa ad andare in una palestra a New York e lui mi ha risposto con una domanda –Perchè non portarla quì una palestra da New York -. Da qui è nato il progetto”.

 

Come si articolerà questa collaborazione?

 

“Innanzitutto noi applicheremo la loro mentalità, le loro tecniche. Porteremo i migliori a New York, dove avremo la possibilità di formare o perfezionare i futuri campioni. Avremo uno stimolo in più e conosceremo i loro pugili. Sono sicuro che questo interscambio porterà dei benefici al pugilato italiano e spero che altre società e realtà si uniranno a questo progetto”.

 

Si parla anche di metodologia di allenamento e a questa domanda risponde un grande coach come Andrea Galbiati, che è stato nel passato più volte campione del mondo di Kick Boxing, che di recente ha allenato anche pugili protagonisti alle Olimpiadi di Rio: “Rispondo con grande entusiasmo e orgoglio di questi ragazzi. E’ una sfida difficile, ma se non ci provi non potrai mai sapere cosa succederà. E’ diversa la mentalità. In Italia la boxe è vista quasi come un hobby. Invece lì è vista come un vero e proprio lavoro e l’impegno dovrebbe essere di 24 ore, mentre in Italia viene visto come un secondo lavoro, dove vincere o perdere fa lo stesso”.

 

Entusiasmo alle stelle nel Salone quando sale sul ring Paulie Malignaggi, l’Italia nel cuore e lo dimostra portando con sè ad ogni incontro la bandiera italiana. Il campione si rivolge senza mezzi termini ai ragazzi e ai pugili:” Ci vogliono molti sacrifici, ma nel pugilato c’è anche un sogno ed è quello di diventare campione del mondo. Io ricordo perfettamente il primo giorno che sono entrato nella Gleason’s Gym. Li ho imparato non solo la tecnica, ma ho formato il mio carattere. Il calcio è un gioco, il rugby è un gioco, ma nel pugilato non giochi. Con i sacrifici ci puoi arrivare. Al Gleason’s si svolgono sedute con sparring durissime, come veri incontri, e questo ti prepara. Al match devi arrivarci mentalmente dopo molti sacrifici, non basta essere preparato tecnicamente. Io ho capito che per andare avanti nel pugilato dovevo cambiare molte cose nella vita. La Gleason’s può essere un punto di riferimento per i giovani non solo per diventare bravi,ma anche per crescere, per diventare uomini. Ti fa capire che la vita non ti dà niente gratis, così anche il pugilato, tutto si deve guadagnare, conquistare. Il pugilato in America fa parte della cultura, quì viene visto come un hobby. Nel pugilato non devi mai essere soddisfatto, devi cercare di arrivare sempre più in alto”.

 

Impossibile fare un elenco dei campioni del mondo usciti dalla Gleason’s Gym e ce lo conferma Bruce Silverglade: “ Molti italiani sono venuti nella nostra palestra per allenarsi. Persino il cinema si è servito dei locali per proporre numerosi film famosi, a cominciare da Toro Scatenato per arrivare a One Million dollar. Ne sono stati girati ben 34, con la conquista di ben 4 premi Oscar”.

 

Il sindaco Fulvio Fiorelli dimostra entusiasmo per questa iniziativa: “Abbiamo aderito con piacere al progetto di Carpinelli. Non finisce quì perchè io e lui abbiamo un progettino.  Un allenatore della Società si recherà nelle scuole elementari e medie di Campagnano per insegnare ginnastica. Questo fa molto onore a Michele, perchè oltrettutto lo fa in maniera spontanea e gratuita. E’ un personaggio che si sta dedicando anima e cuore al pugilato nella nostra cittadina e noi siamo con lui”.

 

Dopo l’ultimo intervento che vede protagonista il manager Anthony Catanzaro si procede al gemellaggio con la speranza di un domani più sereno per la nostra boxe, in fondo a cominciare da Paulie Malignaggi, molti sono stati i campioni del mondo con cognomi italiani e molti italiani sono stati i protagonisti di imprese memorabili.

(Alfredo Bruno)

 

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