Nel quadriennio dovremo  misurarci con la principale novità introdotta e programmata dall'AIBA con il suo ingresso nel professionismo. 

Valutiamo positivamente l'obiettivo, pur difficilissimo, di superare la frantumazione delle sigle mondiali, causa non ultima della caduta di credibilità del nostro sport a livello mondiale. 

Seguiremo con la massima attenzione gli sviluppi dell'esperienza ed esprimiamo soddisfazione per la selezione di alcuni nostri atleti di punta come protagonisti della fase d'avvio a livello mondiale. 

Non nascondiamo le nostre perplessità a fronte di un progetto caratterizzato da una forte  centralizzazione ed auspichiamo che si affermi in progress una maggiore flessibilità, in particolare a livello continentale e nazionale. 

Verificheremo con prudenza ma senza pregiudiziali l'opportunità di avviare l'esperienza APB a livello nazionale tramite la ricerca di affidabili interlocutori imprenditoriali, e valutando preliminarmente come evitare l'effetto paradossale di introdurre una duplicazione di titoli con l'affiancamento dei campioni  APB a quelli attualmente in carica. 

Verificheremo, anche congiuntamente alle altre Federazioni Europee, le implicazioni giuridiche di un' architettura progettuale che vorremmo caratterizzare come un'opportunità innovativa e non come un'imposizione dall'alto. Siamo comunque fiduciosi che nei quattro anni di coesistenza con il vecchio assetto possano maturare le condizioni per una migliore messa a punto del progetto.