Pugilato e Olimpiadi, una storia da raccontare: Los Angeles 1932, due argenti per la boxe tricolore

Olimpiadi2I Giochi della X Olimpiadi, che ebbero luogo dal 30 luglio al 14 agosto del 1932 a Los Angeles, risentirono fortemente del cupo clima in cui il Mondo era avviluppato dall’inizio della crisi economica nel 1929. Tutte le nazioni, in primis gli Stati Uniti, faticavano – eufemisticamente parlando – a rialzarsi dal KO infertogli dal gancio destro del giovedì nero di Wall Street di tre anni prima.


Olimpiadi a parte, quello fu un anno fondamentale proprio per gli USA, perché le elezioni presidenziali di novembre videro la vittoria del democratico Franklin Delano Roosvelt, che avrebbe dato nuova speranza agli States con la sua politica del New Deal e che li avrebbe guidati fino alla vittoria nella II Guerra Mondiale. Da segnalare che Roosvelt fu l’ultimo Presidente a rimanere in carica per più di due mandati, dopo di lui venne votato un emendamento che avrebbe impedito ai suoi successori di rimanere alla Casa Bianca per più di otto anni.


1932_Los_Angeles


Se l’America non rideva, l’Europa piangeva. Nel Vecchio Continente iniziava quell’effetto domino che avrebbe gettato il Mondo nell’inferno del secondo conflitto mondiale. Il Partito Nazista, infatti, conquistava la maggioranza relativa del Reichstag, sbaragliando la concorrenza nelle elezioni tenutesi il 31 luglio 1932. Il 9 dello stesso mese nella Conferenza di Losanna, alla quale parteciparono Italia, Gran Bretagna, Francia e Germania, venne sancito l'annullamento quasi totale delle riparazioni, con riduzione del debito pubblico tedesco a 3 miliardi di marchi, che materialmente non venne mai pagato. Con la conquista del potere da parte nazista, infatti, non si sarebbe mai più parlato di riparazioni per la I Guerra Mondiale.


Mentre in Italia si entrava nell’11° anno dell’Era Fascista e si inaugurava la città di Littoria (l’odierna Latina, ndr), nel mondo iniziava a farsi conosce la figura di Gandhi, che cominciava il suo primo sciopero della fame in carcere contro il dominio britannico sull’India.


Nel mezzo di questa crisi economico-politica di livello planetario, il 30 giugno 1932 al Los Angeles Memorial Coliseum la Fiamma Olimpica iniziò ad ardere. La città californiana non ebbe, a dire il vero, difficoltà nel farsi assegnare i Giochi, poiché fu l’unica città candidata. Olimpiadi che così tornarono negli States dopo la fallimentare esperienza di 28 anni prima a Saint Louis, che aveva rischiato di compromettere il futuro delle Olimpiadi visto le inefficienze organizzative e lo scarso successo di pubblico.


Los_Angeles_1932


Causa crisi economica, furono presenti solo 1332 atleti, un numero pari circa alla metà di quelli presenti nell’Agone Olimpico di quattro anni prima ad Amsterdam. Pur con la Grande Depressione presente Urbi et Orbi, l’organizzazione americana fu più che soddisfacente. Per la prima volta gli atleti poterono soggiornare in un Villaggio Olimpico, costruito ad Hoc per l’evento, e le competizioni si svolsero nei quattordici giorni canonici.  Se da lato organizzativo tutto filò liscio, da quello arbitrale e della gestione delle gare furono molteplici i problemi. Nella gara dei 200 metri, ad esempio, il podio fu tutto statunitense, ma mentre l'oro Eddie Tolan aveva corso in realtà per soli 198 metri, il terzo classificato Ralph Metcalfe ne aveva percorsi più di 201.




Los_Angeles_1932_2


Giochi che, per quanto riguarda i nostri atleti, furono un vero e proprio successo, con cui si aprì il decennio sportivo più vincente nella storia dello Sport Italiano. Gli Azzurri conclusero le gare al secondo posto assoluto nel medagliere, dietro agli USA e davanti alla Francia. 36 furono le medaglie in totale conquistate dall’Italia, di cui 12 ori, 12 argenti e 12 bronzi.




Due dei 12 secondi posti arrivarono grazie al pugilato. I nostri pugilatori, infatti, non ripeterono le imprese dei giochi olandesi di quattro anni prima, in cui chiusero al primo posto nel medagliere della disciplina, ma si fecero comunque valere. Il primo argento se lo mise al collo il piacentino Gino Rossi, che nei Medio-Massimi perse in finale contro il sudafricano David Cortens. Al terzo posto si piazzò il danese Peter Jorgensen. Nella categoria superiore, ovvero i Massimi, l’argento lo conquistò “Il primo Colosso di Cinisello Balsamo” – il secondo è il nostro Roberto Cammarelle, attuale Campione Olimpico in carica nei Supermassimi – Luigi Rovati che si piazzò davanti allo statunitense Fraderick Feary e dietro all’argentino Santiago Lovel. Il bottino azzurro nella Noble Art rischiò, comunque, di essere più pingue visto il 5° posto di Vito Melis nei Gallo, il 4° di Mario Bianchini nei Leggeri, il 4° di Gaspare Alessandrini nei Piuma e il 5° di Luciano Fabroni nei Welter.


Podio Medagliere complessivo:



  1. Stati Uniti 41 32 30 103

  2. Regno d'Italia 12 12 12 36 

  3. Francia 10 5 4 19


Medagliere Pugilato:


1 Argentina 2 1 0 3


2 Stati Uniti d'America 2 0 3 5


3 Sudafrica 2 0 1 3


4 Ungheria 1 0 0 1 - Canada 1 0 0 1


6 Germania 0 3 0 3


7 Regno d'Italia 0 2 0 2


8 Svezia 0 1 1 2


9 Messico 0 1 0 1


10 Danimarca 0 1 0 1 - Finlandia 0 0 1 1 - Filippine 0 0 1

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